Indicazioni operative per la ripresa di tutte le attività pastorali in Diocesi

ARCIDIOCESI DI TORINO – Curia metropolitana
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA RIPRESA DI TUTTE LE ATTIVITÀ PASTORALI
DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DELLA DIOCESI
INTRODUZIONE
La prudente ripresa della vita pastorale e liturgica delle nostre comunità dopo i mesi estivi è già cominciata anche se
non con quelle nuove aperture che in molti si attendevano: continuiamo dunque a rispettare il distanziamento, ad
usare in modo appropriato la mascherina e a rispettare le norme di igiene.
Invitiamo a mantenere alto il livello di attenzione e di precauzione: il rischio di queste ultime settimane, lo sappiamo,
è stato quello di “mollare la presa”, di non indossare più la mascherina e di non invitare più a farlo, di non vigliare più
sulle precauzioni da adottare sia nelle celebrazioni liturgiche sia nella progressiva ripresa delle attività di catechesi,
oratorio, gruppi (con minori e con adulti) e formazione.
Il fatto che la curva dei contagi torni ad aumentare può certamente aiutare a mantenere la concentrazione. D’altra
parte è importante che la concentrazione non si trasformi nuovamente in quella agitazione ansiosa che conduce
facilmente a esagerazioni e distorsioni.
Offriamo qui una rilettura sintetica dei vari decreti governativi e regionali e dei suggerimenti della C.E.I. raggruppandoli
per le principali categorie: liturgia, attività pastorali con minori (catechesi, oratorio ecc.) e con adulti. Rimane sempre
d’obbligo il riferimento ai decreti emessi dalla competente autorità civile e allegati al presente testo. Sono anche
allegati i moduli di iscrizione dei minori, del patto di rispetto delle norme e del registro delle presenze.
Ci auguriamo che questo lavoro possa essere di aiuto ai presbiteri, diaconi e a tutti gli operatori pastorali laici delle
nostre comunità in una ripresa creativa e fiduciosa della vita pastorale.
CELEBRAZIONI LITURGICHE
In questa nuova fase di lenta riapertura di tutte le attività, è bene richiamare le norme che in questi mesi sono state
emanate per celebrare in tutta sicurezza i diversi riti sacramentali, tenendo presente le precisazioni che sono avvenute
su questioni particolari.
Luogo della celebrazione: nelle chiese di grandi dimensioni è possibile superare il limite delle 200 persone per i luoghi
chiusi, mantenendo le distanze richieste. Permane l’obbligo di igienizzare regolarmente con soluzioni idroalcooliche i
luoghi di culto (comprese le sacrestie), in particolare le sedute dei fedeli, al termine di ogni celebrazione. Si continui a
mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
Distanziamento: durante lo svolgimento delle funzioni religiose, continua ad essere d’obbligo l’uso delle mascherine,
insieme al distanziamento di un metro. Non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti
dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, i parenti con stabile frequentazione e le persone, non legate da
vincolo di parentela, di affinità o di matrimonio, che tuttavia condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono
vita sociale in comune.
Celebrazione eucaristica: permane l’obbligo per i fedeli dell’igienizzazione delle mani. I microfoni dell’ambone siano
posizionati in modo tale da non essere tenuti in mano e la loro asta non debba essere spostata o regolata in altezza da
più persone. Per le letture bibliche, si può tornare a utilizzare i Lezionari, igienizzando prima e dopo le mani dei lettori;
l’utilizzo di fogli appositamente preparati è comunque da preferire. Continuano ad essere omessi la processione
1offertoriale e lo scambio della pace: si può tuttavia invitare a scambiarsi un segno di pace con lo sguardo e le mani
giunte. Potranno essere presenti un numero limitato di persone che prestano il servizio all’altare, preferibilmente
maggiorenni. Durante tutta la celebrazione le particole destinate ai fedeli siano sempre ben coperte da un panno o da
altra copertura adeguata. Per la distribuzione della comunione, il celebrante – così come gli altri ministri della
comunione – è tenuto a indossare la mascherina e igienizzare le mani. Si continui a distribuire la Comunione solamente
sulle mani dei fedeli. Non sono necessari guanti.
Cori e sussidi per il canto: è possibile la reintroduzione di cori e cantori, a condizione che mantengano una distanza
interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e gli altri soggetti presenti.
Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio.
Eventuali foglietti per il canto della Messa siano portati a casa dai fedeli, provvedendo ad eliminare quelli lasciati sulle
panche.
Battesimo: data la situazione, si può omettere l’unzione prebattesimale dei catecumeni e il rito dell’effata. Prima degli
altri gesti di contatto (segno di croce all’accoglienza, unzione postbattesimale), il ministro è tenuto a igienizzare il
pollice. Non sono necessari guanti.
Cresima: per ovviare all’impossibilità di soddisfare la massiccia richiesta di ministri ordinari e straordinari per la
celebrazione della Cresima, si estende eccezionalmente la facoltà di amministrare il sacramento ai parroci e ai loro
collaboratori, previa richiesta e concessione direttamente alla segreteria del Vescovo. Quanti preferiscono che vi sia
un ministro esterno possono continuare a rivolgersi all’ufficio della curia predisposto per il caso. Per la celebrazione
delle Cresime si seguiranno le seguenti disposizioni: i cresimandi tra loro e con il rispettivo padrino manterranno la
distanza interpersonale di un metro per tutta la celebrazione, salvo che al momento della crismazione. Durante tutta
la celebrazione, compresa la crismazione, i cresimandi e i padrini dovranno indossare la mascherina. I cresimandi in
fila per ricevere il Sacramento dovranno mantenere la distanza interpersonale di un metro con chi sarà davanti. I
padrini e le madrine possono tenere una mano sulla spalla del cresimando. Il ministro indosserà la mascherina al
momento della crismazione e igienizzerà il pollice dopo ogni crismazione. Il ministro scambierà la pace con il cresimato
pronunciando le parole previste dal Rituale, ma senza alcun contatto fisico.
Visita e comunione ai malati: Per la visita ai malati dei Ministri della Comunione Eucaristica si osservino le seguenti
misure: ciascun ministro, munito di mascherina, è tenuto a igienizzare le proprie mani, una volta entrato nella casa del
malato; si invita ad arieggiare la camera prima e dopo la visita; la comunione sia distribuita, per quanto possibile, sulle
mani. Nel caso di comunioni in strutture ospedaliere e case di riposo, si osservino le regole specifiche del luogo, che
ad esempio possono prevedere l’uso obbligatorio dei guanti per venire a contatto con i malati.
Matrimonio: si valuti in anticipo il numero massimo dei fedeli che potranno partecipare al rito, secondo la capienza
della chiesa. Gli sposi non sono tenuti ad indossare la mascherina durante il rito, con l’accortezza che colui che raccoglie
il consenso (sacerdote o diacono) utilizzi la mascherina e mantenga una distanza dagli sposi di almeno 1 metro.
Unzione dei malati: per l’Unzione degli Infermi, il presbitero indossi la mascherina e proceda all’unzione dopo essersi
igienizzato le mani.
Penitenza: il Sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano il pieno rispetto
delle misure di distanziamento e insieme la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino
sempre la mascherina.
Funerali: per i funerali (sia con la messa sia con la sola liturgia della Parola) valgono le medesime indicazioni date per
la celebrazione dell’Eucarestia.
Raduni di preghiera e processioni: sono nuovamente possibili altri raduni di preghiera nelle chiese, osservando le
norme previste. Anche le processioni religiose all’esterno delle chiese sono permesse, indossando le mascherine e
mantenendo la distanza di 2 metri per coloro che cantano e di 1,5 metri per gli altri fedeli. Il rispetto di queste distanze
deve essere garantito anche al momento dell’eventuale ingresso e uscita dalla chiesa. Qualora la processione superi i
mille partecipanti, essa dovrà essere organizzata in più blocchi, distanziati da congruo spazio. In ogni caso, tutto deve
avvenire sotto la comune e diretta responsabilità delle autorità religiose, sanitarie e civili.
2ATTIVITÀ PASTORALI CON MINORENNI (senza la presenza dei genitori)
A) NORME GENERALI.
1) Iscrizioni e registrazioni all’accesso.
Al fine di poter ottemperare le normative vigenti è necessario provvedere all’iscrizione dei minorenni da parte dei
genitori o di chi esercita la potestà genitoriale per qualsiasi attività venga svolta in parrocchia. Si può prevedere
un’iscrizione ampia che abbia validità tutto l’anno anche per diversi tipi di attività, salvo che mutino le condizioni
richieste nella medesima iscrizione (ad esempio le condizioni di salute del minore). L’iscrizione può essere effettuata
mediante la compilazione dell’allegato 1, che andrà conservato nel rispetto delle normative sulla privacy. È altresì
necessaria la sottoscrizione del patto per il rispetto delle regole ai fini del contrasto alla diffusione del virus (allegato
2). Occorre fornire alle famiglie tutte le informazioni sulle norme di prevenzione, attraverso una comunicazione scritta
o una riunione anche da svolgersi in modo virtuale. Per ogni incontro con i minorenni viene compilato un registro con
le presenze e la data dell’incontro sul modello dell’allegato 3, su cui viene anche compilato il triage quotidiano per
ogni utente.
2) Spazi.
La capienza massima di ogni sala e la disposizione dei posti a sedere deve essere tale da garantire sempre la distanza
interpersonale di un metro. Essa deve essere rispettata anche negli ambienti più ampi in cui confluiscono più gruppi
(palestre; cortili e campi sportivi; saloni…). Negli spazi parrocchiali devono essere apposti cartelli informativi che
indichino le precauzioni da rispettare per evitare il contagio, anche utilizzando immagini o descrizioni apposite per i
bambini.
I locali destinati alle attività dovranno, inoltre, essere dotati di finestre o di impianto di ricambio di aria a norma di
legge. Si tratta di garantire un ricambio d’aria regolare e sufficiente, favorendo, in ogni caso possibile, l’aerazione
naturale e aprendo le finestre con maggior frequenza tenendo conto del numero delle persone presenti nella stanza,
del tipo di attività svolta e della durata della permanenza.
3) Non può partecipare agli incontri o accedere ai locali.

  • Chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali;
  • Chi è in quarantena o in isolamento domiciliare;
  • Chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti.
    4) Modalità di entrata e di uscita.
    Deve essere garantita una zona di accoglienza oltre la quale non è consentito l’accesso a genitori e accompagnatori.
    Le procedure di entrata e di uscita devono prevedere un’organizzazione – anche su turni e, dove possibile,
    utilizzando più ingressi – che eviti assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa.
    All’ingresso gli educatori/catechisti/animatori raccolgono l’autocertificazione dei genitori circa la salute dei minori,
    ma ci si doterà di un termoscanner n el caso in cui i sintomi si manifestino durante un incontro , inoltre compileranno
    l’allegato 3 per ogni partecipante.
    5) Cosa fare in caso di sintomi sospetti.
    Qualora durante l’incontro un minore o un maggiorenne in qualsiasi modo coinvolto (catechista, educatore,
    animatore…) dovesse manifestare i sintomi da infezione da COVID-19 (es. tosse, raffreddore, congiuntivite, febbre)
    sarà momentaneamente isolato. Nel caso di un minore, la Parrocchia informerà tempestivamente la famiglia, che
    dovrà portarlo a casa e contattare il pediatra di libera scelta o il medico di base. In caso di positività al COVID-19 la
    famiglia avviserà immediatamente il responsabile della struttura (incaricato per quel tipo di attività), il quale si metterà
    a disposizione delle autorità competenti (l’ASL) per il tracciamento dei contatti del minore positivo Chi venisse trovato
    positivo al COVID-19 non potrà essere riammesso in parrocchia fino alla piena guarigione, con certificato medico. Si
    3avrà cura di mantenere la riservatezza circa l’identità delle persone che soffrono di sintomi sospetti, nel rispetto della
    normativa sulla riservatezza al fine di non creare inutili allarmismi.
    6) Norme igieniche e dispositivi di protezione individuale.
    È bene che siano sempre ricordate le misure igienico-comportamentali, compatibilmente con l’età e con il grado di
    autonomia e consapevolezza delle persone. La Parrocchia mette a disposizione idonei dispenser di soluzione
    idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita. Si
    raccomandi ai minori la necessità delle seguenti misure:
  • lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso;
  • non tossire o starnutire senza protezione;
  • mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone
  • non toccarsi il viso con le mani.
    È obbligatorio per i minori l’uso di mascherine chirurgiche all’ingresso e all’uscita dei dagli spazi parrocchiali e in tutti
    gli spostamenti all’interno. Nelle attività statiche, una volta giunti al proprio posto, la mascherina non è più obbligatoria
    se si garantisce la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Non è altresì obbligatoria negli spazi esterni sempre se
    si mantiene la distanza di un metro dalle altre persone o quando si svolge attività sportiva. I genitori dei minori devono
    provvedere autonomamente alla fornitura delle mascherine, è bene comunque che la parrocchia ne abbia di riserva.
    È necessario arieggiare i locali prima e dopo ogni utilizzo per almeno 10 minuti. Dopo ogni utilizzo è necessario
    igienizzare l’ambiente specie delle superfici toccate dai partecipanti (sedie, tavoli, maniglie…).
    È necessaria una pulizia giornaliera e igienizzazione degli ambienti; in particolare arredi e superfici toccate più
    frequentemente come porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini,
    scrivanie, sedie, giochi, ecc. andranno disinfettate regolarmente più volte al giorno. Si raccomanda di utilizzare per la
    pulizia acqua e normali detergenti e successivamente alcool etilico al 75% e/o una soluzione di ipoclorito di sodio
    diluita allo 0.1% (0.5% solo per i servizi igienici), arieggiando gli ambienti sia durante che dopo l’utilizzo di tali prodotti.
    L’igienizzazione della zona filtro e dei servizi igienici va assicurata due volte al giorno.
    7) Materiale da utilizzare
    Il materiale utilizzato dai minori per le attività (ad esempio penne, pennarelli, fogli…) è strettamente personale e non
    deve passare da un minore all’altro. Nel caso in cui sia la parrocchia a fornirlo occorre igienizzare tutto il materiale al
    termine di ogni utilizzo.
    8) Accessori personali e indumenti
    Gli indumenti e gli accessori personali di ogni minore (a titolo esemplificativo cappotto, giacca, zainetto…) devono
    essere tenuti presso il posto dove ciascuno è seduto, oppure collocati in appositi spazi ove sia garantito che gli stessi
    non vegano a contatto l’uno con l’altro e sia altresì garantito che i minori li possano lasciare e ritirare mantenendo le
    distanze dagli altri.
    9) Formazione dei volontari e responsabilità.
    Il Responsabile della struttura, o suo/i delegato/i identificato/i in modo formale, è il referente per la prevenzione e
    controllo delle infezioni correlate alla assistenza (ICA) e, specificatamente per le infezioni da COVID-19, deve gestire le
    operazioni di informazione, formazione e controllo di tutti gli operatori.
    Tutto il personale (catechisti, educatori, animatori) deve essere formato sui temi della prevenzione di COVID-19,
    nonché per gli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle misure di igiene e sanificazione. Tra le
    diverse possibilità di formazione online si segnala il corso di prevenzione da Covid-19 attivato dalla Pastorale Giovanile
    Regionale. È rivolto a tutti gli operatori di Parrocchie, Oratori/Centri Parrocchiali e delle altre realtà ecclesiali (istituti
    cattolici ecc.) ad essi assimilabili (catechisti e catechiste inclusi), in modalità e-learning, gratuito, strutturato in 7 brevi
    video-lezioni, della durata complessiva di circa 20 min. L’indirizzo per accedere alla piattaforma
    è https://www.oratoripiemontesi.it .
    4È opportuno che tutti gli operatori siano preventivamente messi a conoscenza dello spazio in cui andranno ad operare,
    le opportunità che esso offre rispetto all’età dei minori che accoglierà, in modo utile alla programmazione delle diverse
    attività da proporre e condividere con gli stessi.
    B) SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI ORATORIO E LUDICO SPORTIVE.
    Ferme restando le norme generali indicate nel punto A, sono consentite nell’ambito delle strutture parrocchiali le
    attività ludico sportive con le seguenti prescrizioni.
    1)
    Distanza interpersonale.
    Lo svolgimento di attività fisiche è consentito, senza l’uso della mascherina, mantenendo, ove possibile, la distanza
    interpersonale di due metri dalle altre persone.
    2) Igiene.
    È necessaria la pulizia e igienizzazione degli ambienti perlomeno giornaliera (spogliatoi, docce, servizi igienici…). I
    palloni e altri attrezzi vanno igienizzati perlomeno all’inizio e al termine di ogni sessione.
    3) Attività di oratorio / centro parrocchiale
    Tutte le attività (educative, formative, sportive, aggregative, sociali strutturate nel tempo libero) di oratorio/ centro
    parrocchiale svolte dall’Ente Parrocchia e dagli Istituti Cattolici sono disciplinate dal Vademecum per gli oratori della
    Regione Ecclesiastica Piemontese.
    4) Altre attività sportive
    Per tutte le altre attività sportive dilettantistiche e non dilettantistiche, si faccia riferimento alle proprie Società
    Sportive e Associazioni (NoiTorino, CSI ecc.) oppure al Vademecum per gli oratori della Regione Ecclesiastica
    Piemontese. Per l’Agesci si veda: https://piemonte.agesci.it/documenti-utili-per-la-ripresa-delle-attivita/
    C) ATTENZIONI PARTICOLARI PER LE ATTIVITÀ DI CATECHESI.
    Ferme restando le disposizioni di cui al punto A, per le attività di catechesi occorre utilizzare queste specifiche
    attenzioni.
    1) Stabilità dei gruppi
    Al fine di garantire la tracciabilità dei contatti in caso di positività al COVID-19, i gruppi dovranno rimanere sempre
    stabili e distinti e non potranno svolgere attività in comune e/o condividere i medesimi spazi nello stesso tempo a
    meno che i singoli gruppi non possano entrare in contatto fra di loro (come nel caso di trovarsi in Chiesa o in cortile).
    2) Spazi
    È possibile utilizzare spazi diversi dalle sale per la catechesi (ad esempio la Chiesa, il cortile, saloni) purché nel rispetto
    del distanziamento e dell’igienizzazione degli stessi. Durante gli eventuali spostamenti da un luogo ad un altro i minori
    devono obbligatoriamente utilizzare la mascherina.
    3) Materiale.
    Tutto il materiale utilizzato dai minori è strettamente personale (libri, testi sacri, quaderni), nel caso in cui venga
    utilizzato materiale condiviso esso deve essere igienizzato al termine di ogni utilizzo.
    4) Canto.
    Se si propone ai minorenni il canto è necessaria una distanza interpersonale di due metri, durante il canto non è
    necessario l’uso di mascherina.
    5ATTIVITÀ CON MAGGIORENNI (o per minorenni insieme ai genitori).
    A) NORME GENERALI.
    1) Spazi.
    La capienza massima di ogni sala e la disposizione dei posti a sedere deve essere tale da garantire sempre la distanza
    interpersonale di un metro. Essa deve essere rispettata anche negli ambienti più ampi in cui confluiscono più gruppi
    (palestre; cappelle, cortili e campi sportivi; saloni…). Le persone appartenenti allo stesso nucleo famigliare (conviventi)
    possono stare senza distanziamento. Negli spazi parrocchiali devono essere apposti cartelli informativi che indichino
    le precauzioni da rispettare per evitare il contagio.
    2) Non può partecipare agli incontri o accedere ai locali.
  • Chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali;
  • Chi è in quarantena o in isolamento domiciliare;
  • Chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti.
    3) Modalità di entrata e di uscita.
    L’accesso ai locali parrocchiali deve essere regolato in modo da evitare assembramenti durante gli spostamenti, ad
    esempio prevedendo di differenziare l’entrata dall’uscita o scaglionando l’arrivo dei partecipanti e la loro uscita dai
    locali.
    4) Norme igieniche e dispositivi di protezione individuale. Si veda il punto A-6
    5) Materiale utilizzabile e sistemazione indumenti. Si vedano i punti A-7,8
    B) CONCESSIONE LOCALI A TERZI
    Ferme restando le indicazioni di cui ai punti precedenti, si possono concedere gli spazi parrocchiali a terzi (a titolo
    esemplificativo condomini, associazioni…) nel rispetto delle normative di legge (fiscali, antincendio ecc.) e rispettando
    queste ulteriori disposizioni anticontagio.
    1) Referente.
    Ciascuna realtà che utilizza in concessione gli spazi della parrocchia deve nominare un referente che sottoscrive
    apposita dichiarazione di responsabilità (allegato 4) nel rispettare scrupolosamente le normative anticontagio ed in
    particolare quelle relative al distanziamento, all’obbligo di mascherina per i partecipanti e all’igienizzazione degli spazi.
    2) Igienizzazione.
    È necessaria la pulizia e igienizzazione degli ambienti dopo ogni utilizzo; in particolare arredi e superfici toccate più
    frequentemente come porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini,
    scrivanie. Si raccomanda di utilizzare per la pulizia acqua e normali detergenti e successivamente alcool etilico al 75%
    e/o una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0.1% (0.5% solo per i servizi igienici), arieggiando gli ambienti sia
    durante che dopo l’utilizzo di tali prodotti.
    C) SOMMINISTRAZIONE PASTI
    Premettendo che i locali utilizzati per la somministrazione devono rispettare la norma igienico sanitaria in vigore, che
    devono essere dotati di autorizzazione SCIA e che gli addetti devono rispettare le norme HCCP, si definiscono alcuni
    punti importanti da rispettare:
    61) L’accesso alle aree predisposte dovrà avvenire attraverso un ingresso contingentato, con l’obbligo dell’utilizzo della
    mascherina (consentire l’ingresso ad un numero limitato di persone per volta, in base alle caratteristiche dei singoli
    locali, in modo da assicurare la distanza di almeno un metro). Inoltre, dovrà essere predisposto un apposito percorso
    che permetta di garantire il distanziamento fisico, con l’obbligo da parte dei volontari addetti al servizio di utilizzare i
    dispositivi di protezione individuale. All’ingresso dovrà essere predisposta una colonnina su cui posizionare un
    apposito dispenser contenente gel igienizzante che consenta ai presenti di disinfettarsi all’ingresso. Occorre
    privilegiare comunque sempre l’uso di spazi esterni (giardini, cortili ecc.). Nel caso in cui il locale sia dotato di tavoli,
    questi dovranno essere posti almeno ad un metro di distanza l’uno dall’altro, garantendo una distanza interpersonale
    sempre di 1 metro. Attenzione: tutto ciò che è di uso promiscuo va eliminato. Esempio: zuccheriere, giornali, piattini
    sul banco contenti snack ecc.
    2) Dovrà essere garantita: la disinfezione dei piani di appoggio e di tutte le superfici; l’igienizzazione/ disinfezione e la
    pulizia degli strumenti di lavoro nonché delle stoviglie dopo ogni utilizzo; la pulizia del locale al momento della
    chiusura.
    3) Gli addetti/volontari vengono sottoposti al controllo della temperatura, devono utilizzare la mascherina e devono
    procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti. È preferibile l’utilizzo di un termometro che
    non necessiti il contatto diretto (modalità infrarosso, termoscanner); in alternativa la strumentazione dovrà essere
    sanificata dopo ogni misurazione. Non verrà eseguita nessuna registrazione del dato rilevato e l’avvenuto controllo
    della temperatura verrà registrato su apposita modulistica indicante nome, cognome e residenza del partecipante.
    Viene mantenuto un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il
    rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
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