Una cultura dell’incontro per l’intera umanità

Papa Francesco si rivolge ad una delegazione dell’Istituto Europeo di Studi Internazionali, impegnato a rispondere alla sfida e alla promozione del dialogo e dell’unità, e lascia loro la raccomandazione di orientare mente e cuore al bene comune e allo sviluppo integrale di ogni persona, senza eccezioni o ingiuste discriminazioni.

Le parole del Papa.

La persistente crisi sanitaria globale ha dolorosamente evidenziato l’urgente necessità di promuovere una cultura dell’incontro per l’intera umanità, affinché cresca tra gli uomini e le donne del nostro tempo il desiderio di incontrare gli altri, di cercare punti di contatto, di costruire ponti, di elaborare progetti che includano tutti. In tale contesto, accolgo con particolare favore la ricerca di risposte alle opportunità e alle sfide che questa prospettiva pone alle religioni del mondo.

Per sua natura, il vostro contributo chiede di fondarsi sia su un’analisi organica, sia su un orientamento alle applicazioni e ai risultati pratici e relazionali, con particolare attenzione ai diritti dei più poveri ed emarginati. In altre parole, le menti e i cuori devono essere in armonia nel perseguire il bene comune universale e – secondo la migliore tradizione della Scuola di Salamanca – nel cercare lo sviluppo integrale di ogni persona, senza eccezioni o ingiuste discriminazioni.