Prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani,25/07/21.

«Ogni nonno riceva la visita di un angelo!» auspica Papa Francesco nel messaggio per la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, il 25 luglio 2021, sul tema «Io sono con voi tutti i giorni» (Matteo 28,20). Vocazione della terza età è «custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli»: «Vorrei che ogni nonno e nonna, ogni anziano e anziana – specie chi è solo – riceva la visita di un angelo. Anche quando tutto sembra buio, il Signore continua a inviare angeli, a consolare la nostra solitudine».

Angeli «avranno il volto dei nostri nipoti, o dei familiari, degli amici, di quelli che abbiamo conosciuto in un momento difficile». Bergoglio si colloca tra gli anziani (il 17 dicembre compirà 85 anni): «Tutta la Chiesa ci è vicina e ti è vicina, si preoccupa di te, ti vuole bene e non vuole lasciarti solo!». Nella pandemia «tanti se ne sono andati, o hanno visto spegnersi la vita dei propri sposi o dei propri cari, troppi sono stati costretti alla solitudine per un tempo lunghissimo». Ora gli angeli riportino «abbracci e visite» agli anziani. Se non si onorano gli anziani, non c’è futuro per i giovani. «Io ho ricevuto la chiamata a diventare vescovo di Roma quando avevo raggiunto l’età della pensione»: quando è stato eletto il 13 marzo 2013 aveva 76 anni. «Ma il Signore è eterno e non va mai in pensione». «Ben vengano le case per gli anziani… purché siano veramente case, e non prigioni. Non ci devono essere istituti dove gli anziani vivono dimenticati, nascosti, trascurati».

Francesco ha istituito la «Giornata mondiale per i nonni e gli anziani» nella quarta domenica di luglio – quest’anno il 25 – in prossimità della memoria liturgica dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria e «nonni» di Gesù: «Lo Spirito Santo suscita negli anziani pensieri e parole di saggezza: la loro voce è preziosa perché canta le lodi di Dio e custodisce le radici dei popoli». La prima «Giornata» ha luogo nel cuore dell’Anno della famiglia «Amoris laetitia» e Francesco presiederà la Messa in San Pietro il 25 luglio. Dei Santi Gioacchino e Anna parla il «Provangelo di Giacomo», scritto apocrifo del II secolo dopo Cristo. La liturgia orientale li ha inseriti subito nel culto. L’arcivescovo Luigi Bressan ricorda che «a Muscat in Oman esiste la tomba di “Imran”, nome che il Corano dà a Gioacchino, papà di Maria: è un luogo di devozione».

Pier Giuseppe Accornero