Bebe Vio
“Se sembra impossibile , allora si può fare”
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, nota anche come Bebe Vio (Venezia, 4 marzo 1997), è una schermitrice italiana, campionessa olimpica, mondiale ed europea in carica di fioretto individuale paralimpico.
Per Bebe Vio l’abbraccio di papa Francesco
L’incontro è avvenuto a margine delle celebrazioni a Roma per il Giubileo dei malati e dei disabili.
Bebe Vio italiana dell’anno per Famiglia Cristiana
La scelta è caduta sulla fiorettista paralimpica moglianese, spiega il direttore del settimanale Antonio Rizzolo, “per la sua vitalità esplosiva, per il suo coraggio e perfino il gusto di accettare le sfide che la vita le ha posto davanti”.
“Famiglia cristiana” sceglie Bebe Vio per la settima edizione di “Italiano dell’anno”, riconoscimento che il settimanale assegna a un personaggio distintosi durante l’anno per le imprese raggiunte e i valori esemplari che ha rappresentato a beneficio della collettività. La scelta è caduta su di lei, spiega il direttore del settimanale Antonio Rizzolo, “per la sua vitalità esplosiva, per il suo coraggio e perfino il gusto di accettare le sfide che la vita le ha posto davanti”. La campionessa paralimpica ha rivoluzionato “qualunque idea preconcetta sulla disabilità” e ha mostrato a tutti che un dramma può diventare occasione di rinascita. Nella lunga intervista esclusiva concessa alla rivista, Bebe Vio parla della sua vita, della forza che le trasmettono i genitori e i fratelli Nicolò e Maria Sole, dei momenti bui e della rinascita, con il successo che l’ha portata fino alla Casa bianca. “Il 2017 – dice – mi riporterò alla normalità. Non solo perché devo concentrarmi e riprendere ad allenarmi, ma anche perché mi aspetta un passo importante: vado a vivere da sola e comincio a lavorare”.
“Non nascondo le mie protesi”, continua l’unica schermitrice al mondo a tirare senza i quattro arti e senza la mano armata, “perché fanno parte di me, vado fiera delle protesi e delle mie cicatrici, anche se capisco che non tutti le vivono così. Per me sono un aggettivo positivo. Non è vanità, è che quando ti piaci sei in pace con te stesso e stai bene. Sarei contenta se questo mio modo di essere aiutasse chi non si piace ad apprezzarsi”. E conclude: “La disabilità è vista come una cosa brutta, spaventosa, ma accade anche perché è ancora troppo sconosciuta, nel momento in cui vivi e davvero fai pace con te stesso come sei, i limiti si superano”.
Ovazione per Bebe Vio al Parlamento europeo. Von der Leyen: “Mi sono innamorata di lei, rappresenta lo spirito e i valori dell’Ue”
“Ad aprile le avevano detto che rischiava di morire, poi è riuscita a vincere una medaglia olimpica”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen citando Bebe Vio presente al Parlamento Ue, che le ha dedicato un lungo e caloroso applauso. Von der Leyen ha elogiato la campionessa come “una leader, immagine della sua generazione, da cui trarre ispirazione” per la sua determinazione.
“Ho invitato qui un’ospite d’onore. Lei ha catturato la nostra simpatia, diamo il benvenuto a Bebe Vio”, ha detto Von der Leyen suscitando l’applauso dell’aula di Strasburgo. “Bebe ha superato così tanto nonostante la sua giovane età. La sua storia è veramente un contrasto delle avversità, lei ce l’ha fatta attraverso il talento, la tenacia, il suo è un atteggiamento positivo, è una paladina dei valori in cui crede, ha raggiunto i suoi risultati applicando il suo credo: se sembra impossibile allora può essere fatto”, ha aggiunto. “Allora si può fare”, ha poi detto in italiano von der Leyen. “Prendiamo Bebe come esempio di ispirazione, questa è l’anima dell’Europa e del suo futuro”, ha concluso.