La Comunità di Sant’Egidio

E’ un’ associazione pubblica di laici cattolici, radicata in differenti Chiese locali (in 70 Paesi, in diversi continenti), che pone le sue fondamenta nell’amore preferenziale della Chiesa per i poveri, nel primato della preghiera e nella lettura, meditazione e comunicazione del Vangelo.

Il carattere laicale e la collocazione in grandi città ha portato la Comunità a sviluppare una spiritualità “urbana”, che fa appello alla vocazione di ognuno all’evangelizzazione e al servizio.

Animata da questo spirito, la Comunità di Sant’Egidio ha dato vita nei diversi Paesi a numerose opere di sostegno ai poveri: mense, scuole di lingua per gli immigrati, centri in cui si distribuiscono aiuti, scuole pomeridiane per bambini, centri per portatori di handicap, centri per anziani, ambulatori medici e centri per persone con disagio psichico, servizi in campi nomadi,  case famiglia per bambini e adolescenti, case alloggio per malati cronici e per senza fissa dimora, case per anziani non autosufficienti, case protette per anziani parzialmente autosufficienti.

Mediazioni internazionali per la pace

Il respiro internazionale della Comunità l’ha portata negli anni a un costante impegno per la pace e la cooperazione tra i popoli, coinvolti nelle guerre. I mezzi di questo servizio alla pace e alla riconciliazione sono sempre quelli della preghiera, della condivisione, dell’incontro e del dialogo tra le parti, ricercato lontano dai riflettori, in silenzio.

Ottenne il primo risultato nel 1990. Con l’appoggio delle Nazioni Unite, la Comunità di Sant’Egidio promosse un tavolo di trattative tra i contendenti della guerra civile in Mozambico, il FRELIMO e la RENAMO, che portò nel 1992 alla firma degli Accordi di pace di Roma.

L’Ufficio Internazionale della Comunità ha partecipato a numerose altre trattative: alcune con conclusione positiva, come l’accordo di pace per il Guatemala nel 1996, l’Accordo di Garanzia con il quale i politici albanesi si impegnavano a rispettare il risultato delle elezioni che posero fine all’Anarchia albanese del 1997 e la liberazione del leader kosovaro Ibrahim Rugova; altre con esito negativo, come le trattative tra i leader algerini tra il 1994 e il 1999 o il tentativo di raggiungere un accordo per la pace nel nord dell’Uganda, fallito a causa del rifiuto all’ultimo momento da parte dell’LRA di Joseph Kony. Il 28 maggio 2010, è stata firmata una intesa per la democrazia in Guinea.

La Comunità organizza ogni anno dal 1986 un incontro internazionale tra i leader delle diverse religioni, allo scopo di favorire il dialogo interreligioso e di conseguenza il dialogo tra i popoli.

Ha attivato insieme ad altre organizzazioni una battaglia per una moratoria mondiale di tutte le esecuzioni capitali dall’anno 2000,

Altre iniziative umanitarie sono state realizzate contro le mine anti uomo, per il concreto aiuto ai profughi e alle vittime di guerre e carestie, come in Sudan del Sud, Burundi, Albania e Kosovo, per il sostegno delle popolazioni colpite in Centro America dall’uragano Mitch, o per la liberazione di schiavi, dove questa pratica inumana è ancora utilizzata.

(riferimenti tratti dal sito wikipedia)

Osvaldo Aime