…riaprono le “chiese”?
Con questa espressione intendiamo la ripresa delle celebrazioni la domenica, giorno del Signore. Ma in queste settimane senza “incontri domenicali” le comunità cristiane – le parrocchie – sono state presenti attraverso i singoli cittadini che, sul territorio, nei palazzi dove abitano hanno parlato, aiutato vicini, anziani, parenti: la fantasia nel bene non è venuta meno. Ora altre parole ci vengono richiamate: riaprire?, ce la faremo a ricominciare?, ritorneremo alla normalità?
Personalmente, mi sento di condividere alcune indicazioni di comportamenti civili suggeriti dalla situazione:
- mantenere il senso di responsabilità verso gli altri: esempio facile sarà l’uso delle mascherine, ma subito dopo, l’attenzione a non buttare nell’ambiente i materiali usati;
- mantenere vivo l’atteggiamento di vicinanza che abbiamo scoperto nei giorni di ritiro nelle case;
- per noi cristiani, la preghiera, per chiedere al Signore una profonda comprensione della realtà. L’esempio ci viene da Papa Francesco che, ogni giorno, ha indicato una situazione umana – ammalati, medici, infermieri, scuola, rapporti tra nazioni, defunti…. da tenere presente a da pensare davanti al Signore. “Alzati e cammina” ha detto Gesù, guarendo un uomo impedito ad andare avanti perchè malfermo sulle gambe: queste parole rassicurino anche noi, il futuro non è nelle nostre mani, ma nel tempo che ci viene donato e, che, sotto lo sguardo del Signore, dobbiamo vivere con attenzione.
Cordialmente, don Stefano
P.s.: Le celebrazioni delle Messe riprenderanno: sabato 23 maggio a “Gesù Maestro” ore 17 e domenica 24 maggio ore 8 – 10,30 – 18,30 a Madonna del Rosario.
Troverete all’entrata alcune indicazioni per norme di sicurezza.