Il cortile di Francesco

“Essere in regola”, l’edizione 2023 dell’iniziativa culturale promossa dai frati francescani con l’obiettivo di promuove la cultura della fraternità. L’evento celebra gli 800 anni dalla Regola con cui san Francesco indicava ai suoi il cammino da percorrere, la vita del Vangelo.

Saranno 30 gli appuntamenti tra incontri, spettacoli, proiezioni di film, visite guidate e attività per i più piccoli, che si terranno dal 14 al 16 settembre nella cornice della Basilica e del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi e che vedranno intervenire personalità della società civile, del mondo ecclesiale e delle istituzioni. Nella conferenza stampa di questa mattina i dettagli del programma di questa nona edizione del Cortile di Francesco sul tema “Essere in regola”, nell’anniversario, 800 anni fa, della Regola redatta dal Santo che tanto ha ancora da dire al nostro tempo.

La Conferenza stampa ad Assisi

A presentare l’evento promosso dai frati del Sacro Convento, con il sostegno e il patrocinio di numerosi partner civili ed ecclesiali, il cui obiettivo è contribuire alla formazione della cultura della fraternità, fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento, il vescovo delle diocesi di Assisi – Gualdo Tadino – Nocera Umbra e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi Stefania Proietti, e i rappresentanti delle famiglie religiose del prim’Ordine francescano del territorio. A fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, è toccato il compito di presentare il progetto globale e le attività del Cortile di Francesco. 

Il Cortile di Francesco nel magnifico scenario di Assisi

Il Cortile di Francesco nel magnifico scenario di Assisi

Fra Moroni: le regole servono per essere felici

“Attraverso il Cortile di Francesco – afferma fra Marco Moroni aprendo la conferenza – la nostra comunità francescana desidera entrare nel dibattito pubblico in uno stile di fraternità”. Alla base dell’evento, spiega, è il sentimento di fiducia nella consapevolezza che “ognuno è un tesoro di bene che fa bene a tutti”. Per questo fra Moroni definisce il Cortile di Francesco “un’esperienza di amicizia intellettuale, perché ciò che cambia il mondo non sono le sole idee, ma le persone che, insieme, sognano ed elaborano dei percorsi sapienti di bene sociale”. Riguardo alle regole, tema di fondo del’edizione 2023, fra Moroni dice che parlare di regole a volte crea qualche problema, perché per tanti è più facile scansarle. Ma perché, si chiede, avere delle regole? “Penso ai 10 comandamenti che noi cristiani abbiamo – risponde –  ed è interessante vedere che alla fine dell’enunciazione di queste regole nel libro dell’Esodo si legge: “Badate dunque di fare come il Signore vostro Dio vi ha comandato; non ve ne discostate né a destra né a sinistra; (…) perché viviate e siate felici”. Allora, conclude, “le regole ci servono per la felicità, possibilmente regole condivise, elaborate da una comunità, ma per essere felici”.

Il vescovo: per i cristiani la regola è vivere liberi in Cristo

Prendendo la parola, monsignor Sorrentino descrive tre grandi scenari del nostro mondo: l’iper regolazione, dove le regole ci sono, anche troppe, ma bisogna osservarle; quello in cui le regole mancano come nell’ambito dell’economia e del mercato la cui deregolamentazione produce danni ed emarginazione; e infine lo scenario di un’umanità totalmente sregolata come quella attuale in cui “il pensiero stesso vacilla nei suoi fondamentali in quanto manca una verità condivisa sull’uomo, sulla realtà, su Dio e le persone annaspano cercandola”. “Per Francesco la regola era il Vangelo – afferma monsignor Sorrentino -, per noi cristiani la regola è essere ciò che siamo, uomini liberi in Cristo. Secondo monsignor Sorrentino, dunque, commemorare quest’anno san Francesco è andare alla radice della sua spiritualità e cioè “la bella notizia di Gesù”.  

Proietti: il Cortile di Francesco è come vorremmo il mondo

La grande famiglia francescana si prepara a celebrare non solo gli 800 anni della Regola ma diversi altri centenari legati a san Francesco tra cui il primo presepe da lui voluto a Greccio. Lo ricorda il sindaco Stefania Proietti che ringrazia la famiglia francescana per il grande sforzo profuso nel realizzare l’evento del Cortile, evento sostenuto dal Comune umbro. Dell’iniziativa dice di apprezzare i contenuti e il metodo del dialogo promosso dai frati che portano ad Assisi tante persone diverse nel rispetto delle differenze. “E’ una metafora – afferma – di come vorremmo diventasse il mondo, dove il confronto sostituisce la conflittualità, la pace sostituisce la guerra”. Cita poi due appuntamenti che la vedranno particolarmente interessata: quello sulla legalità e quello sulla sostenibilità. Il valore dell’iniziativa, afferma ancora, si estende a tutta la città, e auspica che “da qui partano semi di futuro e che alle parole possano seguire le azioni.”

Un appuntamento musicale ad una precedente edizione del Cortile

Un appuntamento musicale ad una precedente edizione del Cortile

Fra Cesareo: la regola, una “ringhiera” per una vita buona

Nel suo intervento, fra Giulio Cesareo dice che il Cortile “è già iniziato quando abbiamo cominciato a pensarci” e che vuol essere “un’esperienza in cui la fraternità esce dalle sacrestie per diventare cultura”. Una cultura in cui si sperimenti “che il noi è più importante dell’affermarsi dell’io”. “Il mondo – prosegue – è assetato dell’intuizione che noi siamo grazie agli altri”. Spiega poi che cercare di essere in regola significa cercare l’equilibrio tra i due fuochi dell’elisse della vita umana: la libertà e la responsabilità in quanto in relazione con gli altri, e che quest’equilibrio l’umanità lo cerca attraverso le regole che è come “il farsi una ringhiera” sul terrazzo della vita, un elemento non accessorio per la propria serenità. In questa luce, prosegue, riflettere sul tema del Cortile significa “promuovere la nostra libertà” tenedo conto degli altri “e mai senza di loro!” Occorre ricordarsi, ha detto ancora, in mezzo all’aggressività e all’individualità così diffuse, che “le regole per la vita buona e bella sono a servizio di uno stile di vita sociale che ponga al centro il rispetto e l’attenzione, espressione civica di quella fraternità di cui san Francesco è indiscusso ispiratore”.

Uno spettacolo nell'edizione 2022 del Cortile di Francesco

Uno spettacolo nell’edizione 2022 del Cortile di Francesco

I momenti principali di questa edizione 

Tra i numerosi ospiti di questa edizione, il direttore generale del Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica (Comieco), Carlo Montalbetti, l’imprenditore Brunello Cucinelli, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Vittorio Di Trapani. Particolarmente significativa la giornata di sabato 16 settembre, in cui si vivrà un evento che fra Cesareo definisce “storico” a cui si è dato il titolo “Il Vangelo è la vita: la Regola di Francesco”. Protagonisti saranno i Ministri generali del prim’Ordine francescano che, dopo 800 anni dalla conferma della Regola di san Francesco da parte di Onorio III il 29 novembre 1223, si ritroveranno, insieme a numerosi confratelli delle varie famiglie religiose, per riflettere sull’attualità e sulle sfide della vita francescana nel III millennio. Al dialogo parteciperanno anche la storica del francescanesimo Maria Pia Alberzoni, fratel Sabino Chialà priore della comunità monastica di Bose e il poeta Davide Rondoni presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’VIII centenario della morte di san Francesco. La tre giorni di Assisi sarà chiusa dalla compagnia delle Donne del Muro Alto, composta da ex detenute del carcere romano di Rebibbia, con la rappresentazione teatrale di Medea in sartoria nella cornice della Piazza Inferiore di San Francesco.

Adriana Masotti – Città del Vaticano