«Percorsi» – Istituto Interdiocesano per la Formazione delle comunità di Torino e Susa.

«Percorsi» è il nome del nuovo Istituto Interdiocesano per la Formazione delle comunità delle due diocesi di Torino e Susa. L’obiettivo, infatti, è quello di offrire dei percorsi formativi non solo per i futuri ministeri istituiti, che in questi mesi si stanno precisando nell’identità e nei compiti, ma più in generale per il cammino di tutte le comunità cristiane, chiamate dal nostro vescovo Roberto a ricentrarsi sui fondamentali della vita cristiana: l’ascolto della Parola, la centralità dell’Eucaristia nel giorno del Signore, la fraternità che si esprime nella carità («Quello che conta davvero»). Sono fondamentali da riscoprire e da rilanciare, nella convinzione di un doppio movimento da attivare: dalla comunità «viva e gioiosa», che sola può far brillare, come pietra preziosa di grande valore, il dono del Vangelo che si esprime nella Parola, nella liturgia e nella fraternità, al movimento contrario di quelle perle preziose – la Parola, la liturgia, la fraternità – da ritrovare e «lucidare», perché siano capaci di rinnovare la comunità.

Essenziale, per conoscere il progetto e i «percorsi», è la piattaforma on-line raggiungibile al seguente collegamento: https://percorsi.torinosusa.it. A questa piattaforma si riferiranno sia i percorsi destinati alle comunità, sia i percorsi formativi dei ministeri istituiti.

«Anno zero»

Tre sono le aree del progetto: la prima è quella chiamata «Anno zero», così chiamata in riferimento ai successivi due anni di formazione offerti per i ministeri, ed è relativa al cammino comunitario di riscoperta dei fondamentali. In questa area si troveranno alcuni moduli formativi rivolti ai consigli pastorali delle parrocchie, ma anche alle équipes di unità pastorali, e più in generale al gruppo più allargato di quanti condividono in modo più stretto il cammino della comunità.

Il primo di essi è già disponibile sulla piattaforma, è dedicato al tema della ministerialità e intende aiutare le comunità a riflettere sull’importanza di una struttura pluriministeriale da parte della comunità. Nei mesi di novembre-dicembre 2023 saranno disponibili i corrispettivi moduli formativi dedicati all’ascolto della Parola di Dio, all’Eucaristia domenicale, alla fraternità-carità. Anche qui lo scopo sarà offrire temi ed elementi utili per il discernimento comunitario sulle iniziative da attivare o da rinforzare sui diversi temi indicati, oltre che sull’opportunità di prevedere nuovi ministeri istituiti, al servizio dei diversi fondamentali.

Da notare il fatto che questo «Anno zero» intende essere permanente, proponendo cioè ogni anno un approfondimento sui fondamentali (ad esempio, i compiti della parrocchia, la lectio divina, la vita liturgica della comunità, la spiritualità dell’impegno nel mondo).

Ministeri istituiti

Il lavoro delle comunità si affiancherà al dialogo avviato nell’assemblea del clero il 30 settembre 2023, dedicato a offrire elementi per un discernimento sulle nuove figure ministeriali da attivare. Nel mese di gennaio 2024 si preciseranno nella piattaforma «Percorsi» le figure ministeriali proposte, così che nelle comunità parrocchiali e nelle unità pastorali si possa attivare, nei mesi di gennaio-marzo, il discernimento necessario circa l’opportunità di invitare alcuni dei propri membri per la formazione ai ministeri istituiti. Tutto questo senza la fretta di trovare ad ogni costo qualcuno e di coprire tutti i settori, e cominciando dal contatto con quanti hanno già terminato i percorsi formativi precedenti (Sfop, Operatori pastorali) e sono attualmente impegnati in attività di coordinamento.

L’obiettivo è quello di arrivare ad aprire le iscrizioni a maggio, così che si possa partire a settembre con i moduli formativi dedicati alle singole ministerialità. Al momento sono previste quelle indicate da papa Francesco dei lettori, accoliti, catechisti, più quelle promosse dalle nostre diocesi, del coordinamento della carità e dei membri di équipes pastorali di parrocchia senza parroco residente. La piattaforma, come si spiegherà in seguito, permetterà di facilitare e di personalizzare le diverse formazioni alle esigenze e al cammino dei singoli.

La piattaforma permetterà pure di restituire all’Istituto di formazione, attraverso un questionario e uno spazio di dialogo, indicazioni utili per precisare le figure e i compiti dei diversi ministeri: già l’assemblea del clero ha offerto spunti importanti in tal senso (un ministero specifico per la gestione delle risorse? Ministeri di accompagnamento dei giovani da integrare in uno dei ministeri istituiti previsti?). Il dialogo nelle comunità, soprattutto quelle che stanno facendo partire o stanno consolidando cammini interparrocchiali, potrà offrire indicazioni ulteriori e utili a precisare la proposta dei cammini formativi, sui quali ancora si tornerà per spiegare con quale metodologia si svolgeranno.

Formazione

C’è un terzo ambito, infine, che si vorrebbe far partire, ed è quello segnalato nella piattaforma «Percorsi» con il titolo più generico «Formazione»: essa vorrebbe fare da raccordo con le diverse proposte formative rivolte ai presbiteri in attività, ai diaconi permanenti, ai membri del popolo di Dio impegnati nei diversi ambiti pastorali (ministri straordinari della comunione, catechisti, ministri di prossimità negli ospedali…), ma anche a singoli credenti desiderosi di crescere nella fede. La sfida è quella di offrire moduli formativi in collaborazione con i principali centri formativi presenti in diocesi (Istituto diocesano di musica e liturgia, proposte degli uffici della Curia diocesana, Facoltà teologica e Issr, formazione permanente dei preti e dei diaconi, centri di spiritualità…), sia proponendoli in collaborazione, sia facendo conoscere e incoraggiando quanto già proposto.

don Paolo TOMATIS, direttore dell’Istituto per la Formazione per le diocesi di Susa e Torino