Festival dell’Accoglienza, la IV edizione della rassegna dedicata a inclusione e multiculturalità
Più di 40 giorni di festival e oltre 70 eventi diffusi per riflettere intorno a tutte le sfumature del verbo “accogliere”, declinato attraverso i temi dell’inclusione e della multiculturalità: dal 14 settembre al 31 ottobre 2024 torna a Torino il Festival dell’Accoglienza, organizzato dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti in collaborazione con Fondazione Migrantes, Opera Barolo, realizzato con il patrocinio della Città di Torino e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT.
Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, proporrà anche quest’anno le testimonianze di ospiti che hanno vissuto e vivono «l’accoglienza» nel loro quotidiano, quali attivisti, scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, ricercatori, docenti e i volontari e le volontarie delle realtà accoglienti torinesi. Storie ed esperienze che saranno declinate attraverso un fittissimo programma di incontri e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, una rassegna cinematografica curata da Steve della Casa, mostre fotografiche, presentazioni di libri, focus ed eventi per i giovani, realtà accoglienti torinesi e iniziative religiose. Appuntamenti che non si svolgeranno solo a Torino e in Piemonte, ma che coinvolgeranno anche altre città d’Italia tra cui Trieste.
Si comincia sabato 14 settembre alle ore 21 quando le note dell’Orchestra Istituto Magnificat risuoneranno nella Chiesa della Madonna del Carmine (via del Carmine 3, Torino), inaugurando ufficialmente la manifestazione con il concerto “Dissonanze in accordo”. Sul palco, musicisti provenienti dalla Terrasanta, con background culturali, religiosi e linguistici diversi, ma accomunati dal linguaggio della musica e dell’armonia.
PRIMI OSPITI E APPUNTAMENTI DELLA QUARTA EDIZIONE
Tra i nomi già confermati che saranno protagonisti della prossima edizione, il giornalista e documentarista Rai Davide Demichelis che nel giorno dell’inaugurazione del Festival, sabato 14 settembre, presenterà il suo libro “Viaggi di sola andata” (Edizioni TS-Terra Santa, 2023), una raccolta di testimonianze di migranti conosciuti attraverso il programma RAI “Radici” di cui è autore. La presentazione sarà al Centro Culturale Dar al Hikma (via Fiochetto, 15 a Torino), dove sarà esposta la Mostra “Mare Spinato” di Francesco Piobbichi, ‘disegnatore sociale’ e volontario di Mediterranean Hope. I disegni di Piobbichi racconteranno, con il tema conduttore del filo spinato, il dramma dei viaggi della speranza, tra la sofferenza dei migranti e la solidarietà dei salvataggi. Davide Demichelis sarà poi nuovamente ospite del Festival dell’Accoglienza il 3 ottobre alle ore 21 al cinema Romano per presentare il film “A Nord di Lampedusa”, realizzato con Alessandro Rocca, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.
Inoltre, grazie alla nuova collaborazione con TerraMadre – Salone del Gusto di Slow Food, l’edizione 2024 del Festival dell’Accoglienza proporrà un incontro dedicato all’educazione alimentare tra Enzo Bianchi e Carlo Petrini in programma il 29 settembre al Parco Dora. Il fondatore di Slow Food tornerà poi al Festival anche l’8 ottobre per un incontro in cui si parlerà di cibo, culture e accoglienza, costruito insieme ad alcune scuole superiori torinesi.
Il coinvolgimento del mondo della scuola è infatti una delle novità che spiccano nell’edizione di quest’anno. Tra i vari eventi preparati insieme alle scuole, già confermata la partecipazione di Gustavo Zagrebelsky che mercoledì 16 ottobre coinvolgerà il pubblico in un dialogo intorno alle parole legate al tema dell’accoglienza.
Inoltre, in un doppio appuntamento il 16 e il 17 ottobre, troveranno spazio le questioni legate al lavoro, alla sicurezza e al caporalato: alcuni dei grandi problemi irrisolti del nostro Paese e di tragica attualità. Ne parleranno Elsa Fornero, Gian Carlo Caselli e Francesco Gianfrotta.
Largo spazio sarà anche dedicato agli approfondimenti rivolti alle storie di frontiera e alle esperienze di migrazione, declinate attraverso punti di vista differenti, come il panel di giovedì 31 ottobre nell’Aula Magna dell’Università di Torino alla Cavallerizza Reale, che vedrà protagonisti Gianrico Carofiglio, scrittore, ex magistrato e già senatore della Repubblica, insieme al Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolitano di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Il programma completo sarà presto online su: https://www.upmtorino.it/festival-dellaccoglienza/
Per informazioni: segreteria@upmtorino.it, Tel. +39 011 19373639 – Facebook: Festival dell’Accoglienza – Instagram: @festival_accoglienza
TRE GIORNI A TRIESTE
Trieste, porta d’Europa, capolinea della Rotta Balcanica: ogni giorno, attraverso questa città, decine di persone entrano in Italia, dopo aver camminato per settimane attraverso i boschi della Bosnia Erzegovina, Croazia e Slovenia. Mesi di viaggio che li hanno portati qui da Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan e molti altri Paesi del Vicino Oriente. Dopo aver raggiunto Oulx in Val di Susa, nell’edizione 2022, e aver percorso il sentiero dei migranti a Ventimiglia nell’edizione 2023, dall’11 al 13 ottobre il Festival dell’Accoglienza parte per un viaggio alla scoperta di Trieste. Un’occasione per conoscere da vicino le dinamiche migratorie che interessano la città, incontrando chi si impegna ogni giorno al fianco delle persone in transito, tra cui Caritas, Linea d’ombra, ICS e la Comunità di San Martino al Campo.
La partenza è prevista nel pomeriggio di venerdì 11 ottobre, con rientro la sera della domenica, il viaggio si svolgerà su un autobus privato da Torino. Il pernottamento sarà in stanze condivise. Prenotazioni presto disponibili attraverso le piattaforme del Festival.
GLI ORGANIZZATORI
La Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino è un organismo nato nel 1990 per accompagnare e sostenere la Chiesa locale nella conoscenza e nella cura pastorale dei migranti. Promuove nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza, stimola nella società civile la comprensione e la valorizzazione delle diverse entità in un clima di convivenza pacifica e favorisce l’inserimento socio-culturale dei migranti. L’Ufficio fa riferimento a livello nazionale alla Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che sostiene e accompagna le comunità locali nell’affrontare i fenomeni legati alla mobilità umana.
L’Associazione Generazioni Migranti (AGM) APS ETS è un’associazione nata da un gruppo di giovani che si incontrano e operano nel Distretto Sociale dell’Opera Barolo e nel quartiere Aurora. Promuove l’associazionismo, il protagonismo giovanile e il volontariato in un’ottica inclusiva, per età, genere, provenienze culturali. L’Associazione si occupa di organizzare eventi culturali, di riflessione e momenti di aggregazione e formazione dedicati in particolare ai giovani ma aperti anche all’intera cittadinanza, sui temi della mobilità umana, dell’alterità e delle tematiche ambientali.