Appello di un sacerdote siriano

Sono un sacerdote armeno cattolico di Aleppo in Siria. Lo scorso 6 febbraio un terremoto devastante ha distrutto tante città al nord della Siria e al Sud della Turchia, perciò vorrei farmi portavoce di tutti coloro che hanno perso la voce sotto le macerie. Vi prego togliete le sanzioni alla Siria il popolo non ha più forze per vivere credetemi la situazione ad Aleppo da quando è iniziata la guerra nel 2011 peggiora di giorno in giorno, queste condizioni del popolo ad Aleppo. Elettricità al massimo tre ore al giorno , le persone sono costrette a pagare cifre assurde per poter usufruire di qualche ora di elettricità attraverso i generatori che funzionano soltanto a gasolio. Ogni ‘giorno più caro e difficile da trovare. Poca e pochissima acqua , quando c’è si compra con tante suppliche. Mancanza di lavoro anche a causa della dipendenza dall’estero che costringe ad acquistare tutto dall’estero e pagando in dollari. Nessuna sicurezza violenza e precarietà ovunque. In ambito sanitario i medici abbandonano il paese e la totale mancanza di infrastrutture ed apparecchiature. E adesso l’unica cosa sicura che era la casa è stata demolita persa a causa del terremoto. Vi supplico togliete le sanzioni contro la Siria vi prego non chiedo tanto ma solo il diritto di conservare la dignità di questo popolo che soffoca e sta morendo sotto le macerie questa povera gente ha il diritto di vivere e questo nessuno lo può mettere in discussione. Grazie.