Juan Gerardi
Autore: Anselmo Palini
Editore: Edizioni Ave, pagg. 256, dicembre 2021
Mons. Juan Gerardi, vescovo ausiliario di Città del Guatemala, ucciso il 26 aprile 1998 per il suo impegno in favore dei diritti umani e la ricerca della verità dopo 36 anni di guerra civile in Guatemala, è stato un grande testimone e martire di fede, di pace e di giustizia.
A ricostruirne la vita, la storia e le vicende dell’assassinio e dei mandanti è l’accurato studio di Anselmo Palini, con la prefazione del card. Alvaro Leonel Ramazzini Imeri, vescovo di Huehuetenango in Guatemala.
Nato in Guatemala – dove si erano insediati i suoi nonni provenienti dal Veneto – Gerardi si lasciò penetrare da quel senso di appartenenza alla terra che costituisce l’anima di tutti i popoli latino- americani. Sacerdote e poi vescovo in una delle regioni più povere del suo paese, toccò con mano le sofferenze patite dai suoi fratelli ”indios“, decidendo di accompagnarli per tutta la vita nella lotta per l’emancipazione dallo sfruttamento, dall’oppressione e dalla miseria cui erano sottoposti per mano delle oligarchie che detenevano il potere.
E’ la terra, che anche i suoi genitori coltivavano e che costituiva l’essenza stessa del suo popolo, a motivare la lotta “non violenta” del Vescovo: una terra che, come dichiara un’altra grande testimone guatemalteca, Premio Nobel Rigoberta Menchú, è sacra e Madre, perché ” è il nostro guardiano, protegge la nostra vita, perdona le nostre debolezze, castiga i nostri errori ed esalta le nostre buone azioni… Da secoli usurpata, sfruttata, impoverita, unitamente ai suoi abitanti, nel tempo era diventata sempre più limitata per la loro (contadini locali) sopravvivenza, essendosene appropriati grandi latifondisti e multinazionali estere”. Il grido di dolore che si leva dalle foreste, dai villaggi, dalle montagne del Guatemala trasforma la vita di Gerardi in una offerta totale e incontrovertibile per il compimento della sua missione di consolazione e di sostegno dei suoi fratelli.
Quando nel 1994 iniziarono gli incontri per un accordo di pace fra il Governo del Guatemala e le forze della guerriglia, Gerardi propose alla sua Chiesa di procedere ad una operazione di recupero della memoria storica creando una ” commissione verità ” con lo scopo di indagare su tutto quanto era avvenuto negli ultimi 40 anni in quel paese, al fine di “permettere alla Chiesa di predisporre un piano pastorale per cercare la riconciliazione e il perdono” e di favorire la ripresa della vita civile nel rispetto dei diritti di ognuno.
Ruota quindi tutto intorno ad un unico concetto il libro di Anselmo Palini, quello della memoria, sia come ricordo di chi ha speso la propria vita fino al sacrificio di sé, sia come radice o fondamento di un percorso di ricostruzione della verità storica e della conseguente rinascita di un intero popolo. Ed è proprio per questo percorso di pace e giustizia che Mons. Gerardi, “voce dei senza voce”, è stato ucciso nel garage di casa sua, in un assassinio astutamente pianificato, due giorni dopo la presentazione nella cattedrale di Città del Guatemala dei quattro volumi di “Guatemala. Nunca màs” (Guatemala. Mai più), un dettagliato rapporto sui crimini di guerra compiuti in maggioranza dall’esercito, sotto una feroce dittatura militare. “La voce del vescovo Juan Gerardi si è levata alta e forte a chiedere verità e giustizia per le migliaia di vittime della repressione e della violazione dei diritti umani – si legge nella presentazione del volume. Divenuta scomoda per il potere politico, militare ed economico che dominava nel Paese, è stata messa a tacere per sempre. Ma la testimonianza di questo vescovo martire, ancora poco nota in Italia, continua oggi a interpellarci e a indicarci la strada per un altro mondo possibile”. Nella prefazione il card. Ramazzini descrive mons. Gerardi come “un buon pastore, convinto difensore dei diritti dei più poveri e degli indifesi”, che ha cercato in tutti i modi di “aprire spazi che offrissero alla società guatemalteca un’alternativa di vita e non di morte, come invece faceva la repressione”. “Oggi – conclude –, per la Chiesa universale e in particolare per la nostra Chiesa del Guatemala, la testimonianza del vescovo Gerardi e di quanti sono stati assassinati per la loro scelta a favore del Signore, è una sfida e uno stimolo a continuare il loro cammino”.
L’autore Anselmo Palini, studioso, ricercatore e scrittore sui temi della pace, dell’obiezione di coscienza e dei diritti umani da tempo si occupa, con pazienza e precisione, di ricostruire memorie dimenticate o lasciate ai margini della Storia, almeno come la intendiamo noi in Occidente, con un sottile disprezzo per quelle parti del mondo che non consideriamo “centrali”.
Fonti: Agensir.it in un libro la vera storia di mons. Juan Gerardi 31 gennaio 2022; Presenza.com 24/06/2022, nunca mas juan gerardi un martire del centroamerica; Elisabetta Melegari,Viandanti.org il grido del popolo guatemalteco 15 maggio 2022
Osvaldo Aime