Destino Final

Autore: Giancarlo Ceraudo

Editore: Schilt Publisching, 2017, pagg. 252

“Destino Final” è un’espressione in lingua spagnola usata dai piloti nei voli di linea per indicare il luogo di arrivo di un aereo. E’ stato a lungo il titolo di un progetto definito dall’autore, Giancarlo Ceraudo, il “meno professionale della sua carriera”. Progetto che si è poi trasformato in una lunga, complessa indagine, raccontata in questo libro, sui “voli della morte” che in Argentina dal 1976 e fino al 1983 – durante la cosiddetta guerra sporca – vennero usati dal regime militare argentino di Videla, come pratica di sterminio di massa dei suoi oppositori. 103 eloquenti e terribili foto, in un severo bianco e nero, dolente e accusatorio, inchiodano e richiamano chi guarda a quella lunga sofferenza, alle ferite ancora sanguinanti del popolo argentino.

Su circa 30.000 persone uccise dalla Giunta militare, per 5.000 persone “Destino Final” ha assunto un significato atroce: drogate col pentothal, semistordite, caricate su aerei militari per i “voli della morte”, vennero gettate, ancora vive, nell’Oceano Atlantico, la loro destinazione finale. Pochissimi i corpi fortunosamente ritrovati.

In Argentina Ceraudo inizia, nei primi anni del 2000, a visitare alcuni centri clandestini di detenzione e morte e a lavorare con le Madri di Plaza de Mayo. Quel lavoro pian piano si trasforma in altro, nella ricerca di prove atte a stabilire le responsabilità degli esecutori materiali dei voli. Sarà l’incontro con la giornalista e documentarista Miriam Lewin (vittima anch’essa della dittatura, sequestrata e reclusa all’Esma, la scuola militare della Marina, luogo di tortura e morte per gli oppositori del regime)), nel 2007, a dare inizio ad una vera e propria inchiesta, la prima fotografica sui voli della morte.
La storia degli aerei lo aveva appassionato e si era chiesto come mai nessuno li cercasse, Quando chiedevo che fine avessero fatto gli aerei, non solo nessuno sapeva rispondermi, ma ricevevo sguardi sconcertati, venivo preso quasi per pazzo…Decisi, quindi, di ritrovare quegli aerei”.

Ceraudo e Lewin iniziano allora un’indagine che li porta alla scoperta, dopo più di 30 anni, di cinque aerei della Marina argentina utilizzati per quei voli. La traccia da cui Miriam e Giancarlo partono per trovare i voli è una fotografia: ritrae una suora vittima di una retata ordinata dalla Giunta militare nel dicembre 1977. Di quel sequestro i militari accusano i guerriglieri di estrema sinistra, i “montoneros”, versione che sarà smentita dai fatti. Insieme arrivano ad individuare l’unico aereo ancora attivo e raggiungibile, uno Skyvan, a Fort Lauderdale, in Florida, utilizzato per il trasporto della posta da un’azienda privata. Nei documenti di bordo, Ceraudo e Lewin trovano fedelmente registrati date e itinerari dei voli, la durata della missione, i nomi dei piloti e i nomi delle persone lanciate nell’oceano… Grazie a questa importante e puntuale documentazione, consegnata alla giustizia argentina, tre piloti argentini sono stati arrestati e condannati all’ergastolo nel novembre del 2017.

Apre il libro-inchiesta l’introduzione di Giancarlo Ceraudo, mentre il racconto principale è di Miriam Lewin punteggiato dalle numerosissime foto, da documenti ufficiali e contributi di Taty Alemida, Baltasar Garzón – il magistrato spagnolo noto per il mandato di arresto nei confronti dell’ex-dittatore cileno Pinochet, che ha indagato anche sui desaparecidos in Argentina –, Carlos “Maco” Somigliana, antropologo forense, Horacio Verbitsky, giornalista argentino da sempre in prima linea per la difesa dei diritti umani, Enrique Piñeyro, ex pilota e perito aeronautico.


Giancarlo Ceraudo (Roma,1969) è un fotografo documentarista. Da oltre quindici anni le sue immagini documentano questioni sociali, culturali, di salute e diritti umani, con particolare attenzione all’America latina. Le sue fotografie sono state pubblicate sulle principali testate di tutto il mondo. Molte sono acquisite nella collezione permanente del MAXXI, Roma.

Fonti consultate

  • Sito cinquecolonne.it 22/02/2018
  • Missione Consolata Novembre 2022

Osvaldo Aime