Nicolò Govoni

Si dice spesso che i giovani sono vuoti, privi di iniziativa, piatti. Invece vi racconto di un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, ha fatto moltissime cose per aiutare i bambini che versano in condizioni di estrema povertà. Il suo nome è Nicolò Govoni. Classe 1993, originario di Cremona, durante la sua adolescenza si sentiva un ribelle, tanto da essere bocciato ben 2 volte. Il suo paese gli stava stretto, lo soffocava. Soltanto una fra i suoi insegnanti è riuscita a capirlo e a motivarlo a fare meglio: questo secondo lui è stato fondamentale.

A 20 anni decide di intraprendere un’esperienza da volonturista (volontario/turista) in un orfanotrofio in India. L’incontro con questi ragazzi, segnati dalla vita, lo cambia per sempre. Terminato il suo periodo di permanenza deve rientrare in Italia, così come fanno gli altri ragazzi “benestanti” che hanno terminato questa esperienza. Nicolò si rende conto di quanto questo sia deleterio per gli orfani, già abbandonati una volta dalle loro famiglie.

Per loro è fondamentale trovare una figura di riferimento che rimanga al loro fianco in modo permanente. E infatti decide di tornare e si ferma 4 anni, aiutando nella gestione dell’orfanotrofio e qualche volta raccogliendo fondi. Si iscrive all’università in India, studia giornalismo.

Al suo ritorno in Italia rifiuta un master a NewYork e parte per Samos, in Grecia, con un’associazione che lavorava nell’hospot dell’isola.

Qui oltre a occuparsi di attività ricreative coi minori, stringe amicizia con le famiglie ospiti e si interessa alle loro storie drammatiche. Le condizioni che l’hospot riserva ai migranti sono inumane: sovraffollamento, sporcizia, scarsa sicurezza soprattutto per i minori.

Con l’accordo di UE e Turchia i paesi europei hanno chiuso i confini. I profughi vengono trattati come criminali e chiusi negli Hospot anche per un anno. Ai bambini non è concesso frequentare le scuole statali. L’UE dona miliardi alla Grecia e il governo greco li tiene per sé, investendo il minimo nella struttura.

Nicolò stringe amicizia coi bambini ospiti e si affeziona a loro. Hammundi, 12 anni, aveva smesso di essere un bambino da un pezzo. Scappato dalla Siria, dove aveva perso i genitori, sopravvissuto ad un drammatico naufragio, trova in Nicolò una persona che si batte per lui. E come lui tanti altri bambini sentono di aver trovato un amico.

Nicolò diventa un abile scrittore, nel suo libro “Se fosse tuo figlio” racconta la storia straziante di Hammundi e della terribile guerra siriana.

Nicolò diventa un abile scrittore, nel suo libro “Se fosse tuo figlio” racconta la storia straziante di Hammundi e della terribile guerra siriana.

Nicolò si rende conto della necessità di creare una classe per i ragazzi ospiti dell’hospot, anche se gli studenti provengono da paesi diversi. Memore della sua esperienza personale, pensa che nessun ragazzo sia perduto se trova un educatore che crede in lui. Ma mandare avanti una classe con bambini profondamente feriti non è facile: sono aggressivi e usano la violenza a causa della violenza a cui sono esposti ogni giorno. Solo con amore continuo e tanta inventiva riesce a catturare la loro attenzione e a creare una classe unita.

Nicolò rinuncia a una nuova occasione, una borsa di studio che gli avrebbe consentito di studiare in America, il suo sogno sin da bambino. Denuncia agli assistenti sociali lo zio di Hammundi quando questo comincia a picchiare il bambino. E rimane a Samos per seguire la causa, che però viene ignorata. Scopre che molti casi di abuso sui minori, denunciati in passato, sono stati ignorati dall’organizzazione per evitare noie. Fa una denuncia sui social che riceve migliaia di visualizzazioni. Molti lettori avevano donato denaro all’organizzazione e, indignati, promettono di smettere. Viene allontanato dall’isola per una settimana.

Al ritorno decide di fondare una scuola, esterna all’organizzazione. Insieme ai suoi validi colleghi fonda STILL J RISE, una onlus internazionale. Tradotto significa “mi alzo ancora”. E’ il 2018. La scuola fornirà divise, materiale didattico, servizio medico agli studenti, in un ambiente confortevole e protetto.

Grazie ai fondi raccolti la scuola viene avviata. Un donatore anonimo si propone per sostenerne i costi di gestione durante il primo anno. Non dipendendo dai fondi europei, Still J Rise è libera di agire e portare a termine gli obiettivi che si prefigge. A 25 anni Nicolò ha capito molte cose: un terrorista nasce quando tutti i legami col mondo sono perduti. Se provi ai bambini che fidarsi ripaga e che l’amore è l’arma più potente, allora diventeranno grandi esseri umani.

Nel 2019 presenta un esposto davanti alla corte europea di giustizia sugli abusi che sono avvenuti nell’hospot. Nel 2020 la corte europea ha riconosciuto gli abusi: d’ora in poi i crimini commessi contro i minori non accompagnati saranno indagati a livello internazionale.

In seguito Still J Rise apre altre scuole per fornire istruzione ai profughi minori fragili, in Turchia (poi chiuso), in Siria nord occidentale, in Kenia, in Congo, recentemente in Colombia. In Congo (uno dei paesi più ricchi di risorse al mondo) Still J Rise lancia molte accuse alle multinazionali che sfruttano bambini dai 4 anni in su, impiegandoli nelle miniere di cobalto. Da queste estrazioni vengono prodotte batterie e componenti dei nostri pc e cellulari. La popolazione del paese versa in condizioni di estrema povertà.

Per la scuola in Colombia Still J Rise ha lanciato nel mese di maggio 2023 una richiesta di fondi di 100 mila € entro un mese, che sarebbero stati raddoppiati da una banca. La somma è stata raggiunta in soli 13 giorni, i benefattori ormai si fidano!

A differenza di altre associazioni che accettano fondi europei e hanno alti costi di gestione, Still J Rise riesce a destinare alla missione il 95% degli introiti.

Nel 2020 Nicolò Govoni viene candidato a premio nobel per la pace.

Nel mese di marzo 2023 la repubblica di San Marino propone Still J Rise come candidata al nobel per la pace.

Nel mese di maggio 2023 a Cremona sono iniziate le riprese di una serie sulla vita di Nicolò Govoni e su Still J Rise.

Nicolò Govoni è stato invitato in varie trasmissioni televisive: l’ultima “A sua immagine” è andata in onda il 4 giugno 2023 ed era insieme a Papa Francesco!

Riporto le foto dei libri pubblicati da Nicolò: il ricavato va a finanziare le scuole e a far conoscere realtà che per noi sono difficili da immaginare.

Cinzia