Redattore ordinario

Autore : Battista Gardoncini

Editore : Edizioni del Capricorno, 202; pagg 208

Ritrovare i luoghi della propria quotidianità urbana e inseguire in quelli il filo che permetta di arrivare a capo di un caso a prima vista semplice ma che tale non sarà, può intrigare davvero un lettore torinese. Perché in Redattore ordinario il fatto si svolge nella città sabauda, tra le rive del Po e vie e locali del centro, certamente da lui conosciuti se non frequentati. Torino, dunque, estate 1983. Sul Po, alla diga del Pascolo viene ritrovato il cadavere di una donna. Il giovane cronista, redattore ordinario de Il Corriere di Torino – sull’orlo del collasso finanziario -, incaricato del caso e raccolte le prime informazioni, trova poco convincente la versione più scontata – suicidio – verso cui propenderebbe il suo giornale o almeno il suo vicedirettore, che il redattore ordinario soprannomina ironicamente Cautela. E sono proprio gli ostacoli che gli vengono frapposti dal vicedirettore che lo convincono a indagare sulla vittima, sul suo passato, sui misteri che la avvolgono, a partire dalla sua vera identità. Intanto emerge dall’esame autoptico che la vittima probabilmente è stata uccisa. Le informazioni raccolte, a titolo del tutto personale e anche all’insaputa del suo giornale o, meglio, del suo vicedirettore, portano la curiosità del cronista ai palazzi del potere regionale, sui quali soffia da alcune settimane il vento di uno scandalo delle tangenti (con molti anni di anticipo sulla Tangentopoli nazionale). Proprio mentre in città infuria la guerra per il controllo delle attività criminali sulla piazza locale tra il clan dei Catanesi e la ‘ndrangheta calabrese (non ancora chiamati col loro vero nome di Mafia), i cui capi sanno come muoversi nella zona opaca della politica e degli affari, però non senza lasciare sul campo numerose vittime e qualche trama scoperta. Possibili intrecci tra le due realtà?

Se nomi dei personaggi e vicende narrate sono frutto della fantasia dell’autore, non così i luoghi citati che il lettore si trova a frequentare: dalla Diga del Pascolo, alla questura di Corso Vinzaglio, alla caserma di via Valfrè, dalla nota Cremeria Torre a via Monferrato, a via Sabaudia, al sommergibile Provana interno al Parco del Valentino, e …

Battista Gardoncini, l’autore, è torinese. Ha due figlie, due nipoti e un cane. Ama la vela, la montagna e gli scacchi (questi ultimi hanno una certa evidenza nel racconto). Giornalista professionista, cronista di nera e giudiziaria, poi conduttore televisivo e radiofonico, volto molto noto della redazione piemontese della RAI, è stato per vent’anni il responsabile del telegiornale scientifico Leonardo su RAI 3. Ora in pensione, cerca di mantenersi in funzione come le vecchie macchine fotografiche analogiche che colleziona, e continua a occuparsi di scienza, politica, e cultura.