Commento al Vangelo di Luca 24,35-48 (14/04/24)

“Carissimi, nel Vangelo secondo Luca, nel capitolo 24, versetti dal 35 al 48, ci viene narrato il momento in cui il Signore risorto si manifesta agli apostoli dopo la sua resurrezione. È un passo di grande importanza e profondità, poiché contiene alcuni degli insegnamenti fondamentali della fede cristiana.

Quando Gesù appare agli apostoli, essi sono pieni di timore e incredulità, nonostante abbiano sentito i racconti delle donne e di alcuni dei loro compagni che lo hanno visto vivo. Gesù, con infinita pazienza e amore, cerca di dissipare i loro dubbi e di rafforzare la loro fede. Egli mostra loro le mani e i piedi, ancora segnati dai chiodi della crocifissione, e mangia con loro per dimostrare che è veramente risorto, che non è un fantasma o un’illusione.

Ma non si ferma qui. Gesù apre loro la mente per comprendere le Scritture, spiegando loro come tutto ciò che è stato scritto nei libri dei profeti riguardo a lui doveva essere adempiuto. È un momento di rivelazione straordinaria, in cui gli apostoli iniziano a comprendere il significato profondo della vita, della morte e della risurrezione di Gesù Cristo secondo le Scritture.

Egli poi affida loro la missione di portare il suo messaggio di perdono e redenzione a tutte le nazioni, iniziando da Gerusalemme. Questo è l’incarico fondamentale della Chiesa, che perdura attraverso i secoli fino ai nostri giorni: annunciare il Vangelo della salvezza a tutti gli uomini di ogni tempo e luogo.

In questo passo del Vangelo di Luca, vediamo la continua opera di Gesù nella vita della sua Chiesa: conforta i discepoli, illumina le loro menti, li incarica di una missione e infonde in loro lo Spirito Santo. È un invito per noi oggi a lasciarci trasformare dalla sua presenza viva e a testimoniare con gioia e fiducia la buona notizia della sua risurrezione a un mondo che ha bisogno di speranza e di salvezza.”

S. Agostino