Le parole di Gesù

Autori: Umberto Galimberti e Ludwig Monti
Editore: Feltrinelli

Umberto Galimberti da tempo dedica le sue attenzioni ai ragazzi, come altri intellettuali, scrittori, storici, giornalisti che cercano di parlare alle nuove generazioni, dialogare con loro, passare esperienze, testimone… Quest’ultimo libro Le parole di Gesù segue “Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi” (Feltrinelli 2019) eChe tempesta! 50 emozioni raccontate ai ragazzi” (Feltrinelli 2021). E i bambini che sono aperti, curiosi, propensi a farsi domande, disponibili a guardare ad esperienze altrui, (a viaggiare col pensiero…), possono raccogliere il testimone di chi sa curarsi di loro, li sa affascinare, parlare loro con sincerità cuore e conoscenza.

In particolare con Le parole di Gesù, il filosofo (che si dichiara né ateo né credente né laico ma greco, che tuttavia accoglie le parole dci Gesù), si rivolge ai ragazzi pensando che per diversi motivi (o esonerati dall’ora di religione o mandati a catechismo a imparare magari i precetti della Chiesa) nulla o poco apprendono delle parole di Gesù. Come potranno, allora, avere sensibilità per la storia dell’arte italiana, intrisa di storie bibliche che non avranno conosciuto? Cosa potranno capire del messaggio di Gesù che parla di salvezza non al futuro, ma nel presente, nella nostra vita qui, di tutti i giorni: nell’accogliere lo straniero, nel dar da magiare all’affamato, nel farsi prossimo come si è fatto prossimo il samaritano all’uomo percosso e abbandonato dai banditi. Perché “nell’ultimo giorno saremo giudicati solo sull’amore e su ciò che avremo fatto al nostro prossimo”. Perché al Regno di Dio si perviene attraverso l’operare, il fare verità (nella lingua ebraica la parola verità si dice “emet” che non è qualcosa che si conosce ma qualcosa che si pratica, e allora la verità è qualcosa che si fa). Il Cristianesimo è, tra le religioni monoteiste, l’unica che ha fatto dell’amore la sua cifra identitaria, sottolinea il filosofo, una verità che si pratica. Quanto questo messaggio fondamentale è stato recepito da un Cristianesimo profondamente influenzato dalla cultura greco-romana, assurto a religione dell’impero romano e oggi condizionato e segnato dalle fattezze dell’Occidente, della sua storia, della sua cultura? … Non è forse chiamato – il cristianesimo – ad un esodo da se stesso (Gesù non ha in teso fondare una religione), rinunciando a pensare che la fedeltà alla propria tradizione coincida con la fedeltà a Dio? E a tramandare le parole di Gesù, di cui le guardie inviate ad arrestarlo (Gv 7,45-46) dissero: “Mai un uomo ha parlato così!”?

A queste considerazioni iniziali seguono le riflessioni del biblista Ludwig Monti focalizzate su cinquanta parole che esprimono il pensiero, lo stile di vita di Gesù. Parole da assaggiare, ascoltare seguendo l’ordine proposto nel libro o scegliendo un proprio personale percorso tra queste pagine dove riecheggiano in modo nuovo le quattro “biografie” di Gesù, i quattro Vangeli. Un invito ad “accogliere in maniera “critica”, aperta, attiva (non religiosa) queste parole per poter vivere la vita di ogni giorno in una nuova prospettiva…Conoscere Gesù, che infatti è venuto al mondo per mostrare un nuovo modo di vivere e non per fondare una religione, ha aperto a un nuovo stile di vita, perché mai un uomo ha vissuto così”. Perché Dio è Gesù! E Gesù è uomo e l’umanità della fede è connaturata alla nostra fede cristiana.

Scorrono allora in ordine alfabetico pagina per pagina cinquanta parole Amicizia, Buona Notizia, Conversione, Cristo, Gioia, Misericordia…Resurrezione…Tristezza, Vita (l’ultima Parola). In calce ad ogni pagina dedicata a una Parola, il lettore trova domande, spunti per una riflessione personale. Alla pagina dedicata all’Eucaristia, ad esempio, Ludwig Monti parte dalla rilevanza della parola “Grazie!” nella nostra vita quotidiana come riconoscimento della “gratuità di un gesto, di una parola, di un dono inatteso che ci aiuta a capire che abbiamo bisogno degli altri per vivere, dei genitori che ci hanno dato la vita, delle loro cure quotidiane… Così come Gesù nella cena ultima con i suoi amici li ha ringraziati per la vita che hanno condiviso con lui e allo stesso tempo ha detto grazie al Padre, a Dio. E il modo in cui Gesù ha scelto di rendere grazie è stato di offrire il suo corpo, la sua vita…insegnandoci una cosa semplicissima eppure decisiva per la vita di tutti i giorni: rendere grazie e gioire nel fare doni agli altri”. Ed ecco qualche suggerimento di riflessione, una sorta di compito: Per “rendere grazie” ci vuole un po’ di allenamento. Per farlo, comincia a pensare che non devi meritarti ogni cosa. Spesso le cose più belle della vita soni i doni inaspettati. Poi sarai tu a coltivarli, e … a farli

E per ogni citazione fatta nel racconto delle parole L. Monti a termine libro dà conto delle fonti e degli autori da cui sono tratte.

E in un ultimo capitolo “Leggere il Vangelo” si possono leggere i brani originali del Vangelo da cui ha tratto le 50 (+ 1) Parole: Amicizia, Amore, Bambini, Corpo, Dio…Preghiera, Rabbia, … Vino, ecc..

Dedicato a ragazzi e ragazze, ma anche a educatori e animatori il libro presenta anche cinquanta disegni a commento di ogni parola ad opera dell’illustratrice freelance Giorgia Merlin. Disegni che spesso integrano il testo, ne ripropongono una lettura libera semplice: a commento iconografico della parola “Profeta”, ad esempio, una ragazza affacciata su un ponte osserva la corrente del fiume che sotto i suoi occhi porta verso il domani l’acqua che sta lasciando i piloni del ponte e corre oltre a consegnare a valle, a chi verrà dopo di noi, ai bambini, le parole che ha sentito.

Osvaldo Aime