“Un pensiero anche al popolo dell’Ucraina, che ancora soffre questa guerra così crudele”

Dopo la catechesi di questo mercoledì in Aula Paolo VI Papa Francesco, rivolgendo il proprio saluto ai pellegrini di lingua italiana, ha ricordato il dramma del conflitto nel Paese dell’Est Europa e quanti attraversano regioni e tratti di mare, con rotte non esenti da gravi rischi, nella speranza di un futuro migliore. “Non è facile, essere costruttori di pace, sia nella famiglia, nella Chiesa, l’unità; ma dobbiamo farlo, perché è un bel lavoro”.

Le sofferenze dell’Ucraina e il flusso di migranti 

“Un pensiero – ha affermato il Papa – anche al popolo dell’Ucraina, che ancora soffre questa guerra così crudele. E anche, pregare per i migranti che stanno arrivando continuamente”. In Ucraina continua a salire il bilancio delle vittime a causa degli attacchi aerei russi. Gli ultimi raid, che hanno provocato la morte di almeno due civili, si registrano nel distretto di Nikopol. Dalla guerra, ma anche da altri contesti di povertà e violenza, continua intanto il flusso di migranti. Anche a loro ” che arrivano continuamente” va il pensiero di Francesco. Ricordiamo che,  solo durante la notte, solo a largo di Lampedusa tre imbarcazioni, con a bordo 41 persone, sono state intercettate dalla motovedetta della Guardia di Finanza.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano